L’ARCHIVIO nasce negli uffici in cui vengono gestite le pratiche che scandiscono i ritmi delle attività comunali, in particolare nell’ufficio di protocollo che registra tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza dal Comune. In questa prima fase è denominato archivio corrente e comprende tutta la documentazione relativa ad affari, procedimenti amministrativi, in corso di trattazione. I fascicoli istruiti, una volta conclusa la pratica, passano nell’archivio di deposito, dove rimarranno a disposizione del personale interno e del pubblico, fino al raggiungimento della “maturità ” necessaria – 40 anni – per il passaggio nell’archivio storico, dove iniziano a contribuire alla storia della comunità . Qui si stratificano, nel corso del tempo, miliardi di parole scritte ed immagini impresse su carte e pergamene, e ormai anche su strumenti informatici, sciolte o raccolte in registri e codici, parole che su questi supporti, a volte dimessi, a volte estremamente raffinati, testimoniano la storia del Comune nel corso dei secoli, dalle tracce più antiche, risalenti per Canneto al sec. XV, fino ai nostri giorni.
L’ARCHIVIO COMUNALE, considerato nelle fasi del suo ciclo di vita – corrente, deposito, storico – non è quindi un “patrimonio” statico, ma un lungo e complesso percorso delle carte, dal momento in cui prendono vita, passando attraverso diversi livelli di organizzazione, fino alla loro conservazione.
Si configura perciò come un SERVIZIO che garantisce al cittadino:
- il diritto all’informazione e alla documentazione;
- la salvaguardia della memoria storica e con essa della conoscenza.
Pagina aggiornata il 23/03/2023